Non conta quanti scalini fai, o quanto velocemente cerchi di arrivare in cima: attento, che prima o poi inciampi.
#equilibrioprecario
Da un punto A a un punto B. Ci sono infiniti modi per spostarsi nello spazio, partire da un’origine e arrivare a una meta. C’é anche una soluzione migliore, che magari é la linea retta, il percorso piú breve, o magari no. Credo che l’importante sia spostarsi, comunque. Iniziare il viaggio e sperare di arrivare in fondo. Se poi facciamo una sosta non sará un dramma, la parte difficile é giá stata fatta. E questo vale anche per noi, soprattutto per noi, che passiamo parecchio tempo a sognare di raggiungere nuovi lidi, o almeno un nuovo, vero, lavoro.
Penso che a tutte le persone nella propria vita capiti prima o poi di sentirsi incomprese. Essere incompresi è anche un male necessario, se si vuole essere un pioniere, in quanto per innovare guardando al futuro, hai bisogno di vedere ciò che gli altri non vedono ancora. In questo senso, mi auguro di rimanere sempre un incompreso!
Giuseppe D’Antonio, fondatore e Ceo della startup CircleMe, in un’intervista su Wired.it.
Dal 2008 ad oggi 200mila nuclei familiari hanno perso almeno un lavoratore. Per ritrovarli ingaggiato un headhunter, ma a tempo determinato.
Giovani precari: lunedì 11 giugno alle ore 20 ci sarà un flash mob davanti all’entrata dell’Ipercoop, a San Giovanni Teatino, vicino a Pescara. L’iniziativa è promosso da due ragazze abruzzesi, Aurora Di Benedetto e Maria Claudia Filippone.
Magari ci sono amanti in affitto, ma solo con contratto a progetto, come nella foto dell’Isola dei Cassaintegrati.
apprendista
n m/f apprendista (apprendisti pl. m): principiante chi è agli inizi del mestiere
E come faccio ad avere già esperienza se il lavoro, in quanto apprendista, lo devo ancora imparare?
Nuove forme di protesta contro il caro benzina? E intanto mi ha mangiato 20 euro…
Michele, 29 anni, è un giovane animato da grandi speranze. In un lungo flashback, rivive la spensieratezza della sua gioventù: l’adolescenza, gli amici, la vita da liceale, le sue ambizioni sportive, i sogni e le esperienze con la droga e l’alcool, la parentesi universitaria.Apparentemente un ragazzo come tanti, Michele è tuttavia costantemente tormentato da dubbi e incertezze. Giovane idealista e disadattato, precario da sempre, verrà presto catapultato, senza protezione alcuna, nel mondo reale e, risucchiato dal vortice del lavoro nero e dello sfruttamento, il ragazzo si rifugerà nella più totale solitudine.
A Giovanni ho chiesto 10 buoni motivi per comprarlo e, quindi, consigliarlo a tutti noi precari.
Ecco la sua risposta:
1. perchè sei così disperato che appena leggi il titolo dici: ma che cazzo ha scritto questo qui, Meglio vivo che morto
2. perchè sei sei disoccupato in questo momento quel cappio lo utilizzeresti con chi ti dice: le faremo sapere
3. perchè se sei masochista è il libro che fa per te
4. perchè in realtà il protagonista è una escort grigia del ’93
5. perchè se stai leggendo questa lista molto probabilmente non hai un cazzo da fare e il tuo vicino ha il wifi senza protezione
6. aspetta fino alla 10 compra il libro, bestemmia per l’acquisto, e comincia a leggere
7. il tuo ego dopo averlo letto potrebbe fare harakiri
8. prima di partecipare alle prossime manifestazioni penserai seriamente a portare con te un paio di molotov e un piede di porco per sfondare le vetrine delle banche anche se si tratta di una processione parrocchiale
9. perchè il posto fisso è così noioso che non avendo i soldi per la coca si tenta il suicidio per provare emozioni forti
10. perchè speravo di non aver ragione scrivendo questa storia
Tutte le informazioni e la scheda del libro qui (e per i piùsocial-addicted, anche la pagina di Facebook).
Signorine, mi aggiungete tra i contatti di LinkedIn?
via @melodianotturna
È sempre utile saper montare un mobile IKEA. Anche per trovare lavoro.